“Quando di un passato lontano non resta più nulla, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore rimangono ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a sorreggere senza piegare, sulla loro stilla quasi impalpabile, l'immenso edificio del ricordo.”
“Gli anni della fanciullezza sono, nella memoria di ciascheduno, quasi i tempi favolosi della sua vita, come, nella memoria delle nazioni, i tempi favolosi sono quelli della fanciullezza delle medesime.”
“La rimembranza è essenziale e principale nel sentimento poetico, non per altro se non perché il presente, qual ch'egli sia, non può esser poetico; e il poetico, in uno o in altro modo, si trova sempre consistere nel lontano nell'indefinito, nel vago.”
“La felicità non è qualcosa che si prova, ma qualcosa che si ricorda.”
“Il semplice tocco di un ricordo difficile con una leggera volontà di guarire inizia ad ammorbidire la presa e la tensione che lo circondano.”
“Non abbiamo mai parlato di quello che è successo, almeno non fra di noi. Immagino per paura che il ricordo del suo nome, di quello che aveva fatto, gli avrebbe dato diritto di cittadinanza nei nostri sogni. Quanto a me... Io non me lo sogno più del tutto. Eppure la nostra vita non tornerà mai ad essere quella che era prima della sua venuta, ma in fondo non è un male, perché se si resta attaccati al passato si muore un poco ogni giorno e per quello che mi riguarda io so che preferisco vivere.”