“Se un uomo venisse sepolto nella stessa fossa con la carcassa di un animale, tutti deplorerebbero il fatto. Eppure, pensandoci bene, sarebbe un bel modo per manifestare l'unità di ogni vita.”
“Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un'empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi. Insomma, i nostri antenati realizzavano quell'ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale. ”
“Fino a non molto tempo fa, il mito delle proteine (bisogna mangiar carne per assumere proteine a sufficienza) era molto popolare, ma ora la situazione è cambiata. Oggi sempre più persone cominciano a capire che le proteine di cui abbiamo bisogno per godere di buona salute possono essere assunte [...] senza mangiar carne né altri cibi di derivazione animale, compresi latte, formaggi e uova (ovverosia, con una dieta vegana). Persino la Food and Drug Administration (Fda), istituzione tutt'altro che favorevole al vegetarianesimo fino a non molto tempo fa, si è dovuta arrendere all'evidenza. Nei suoi documenti più recenti, la Fda riconosce infatti che il vegetarianesimo e il veganesimo costituiscono delle scelte alimentari consigliabili e salutari. ”
“Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della societàumana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente affinché conducano una breve e miserabileesistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati.”
Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici.
“Dio manda la carne, e il Diavolo manda i cuochi.”