“Non è forse vero che mai l’uomo tanto appassionatamente ragiona (o sragiona, che è lo stesso), come quando soffre, perché appunto delle sue sofferenze vuol veder la radice, e chi gliele ha date, e se e quanto sia stato giusto il dargliele; mentre, quando gode, si piglia il godimento e non ragiona, come se il godere fosse suo diritto?”
“Qualunque cosa ti accada non chiudere il tuo cuore.”
“Il piacere non è altro che una remissione del dolore.”
“Non abbiate paura del dolore, o finirà o vi finirà.”
“Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio.”
“Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.”