“Niente è così difficile come non ingannare se stessi.”
“Il barbaro ha delle chances di costruire vere sequenze di esperienza solo se a ogni stazione del suo viaggio riceve una spinta ulteriore: non sono stazioni, sono sistemi passanti che generano accelerazione. L’incubo del barbaro è rimanere invischiato dai punti in cui transita, o rallentato dalla tentazione di un’analisi, o addirittura fermato da un’inopinata deviazione verso la profondità. Per questo tende a cercare stazioni di passaggio che invece di trattenerlo, lo espellono. Cerca la cresta dell’onda, per poter surfare da dio. Dove la trova? Dove c’è quello che noi chiamiamo spettacolarità.”
“Certe persone hanno il cuore tenero e la mente rigida. Io sono l’opposto: duro di cuore e tenero di testa. Sono come una noce di cocco che custodisce il proprio latte sotto parecchi strati di scorza legnosa. Ci vuole un’accetta per aprirla, e spesso che cosa ci si trova dentro? Una specie di panna inacidita.”
“La mia indole sognante mi trasporta senza posa verso spazi superiori.”
“Forse il carattere è simile all’intelligenza, anche se raggiunge il suo picco massimo leggermente piú tardi, tra i vent’anni e i trenta.”
“Noi siamo le storie che raccontiamo a noi stessi e agli altri riguardo a chi siamo, storie che rivediamo e rettifichiamo in continuazione e che in continuazione rivedono e rettificano noi stessi.”