“Non guariamo nessuno. Ognuno si ammala e guarisce da solo. Noi siamo lí a porgere il cerottino o un po’ di fiducia.”
“Dolce, dolce è il saluto degli occhi,e dolce è la voce nel tuo saluto,quando l’addio s’è logoratoe gli arrivederci svanisconodove il tempo antico si è perduto.Caldi i nervi d'una mano accogliente,e serio un bacio sulla fronte,quando ci incontriamo al di là della terra e del mare,dove all’aratro son nuovi i solchi.”
Abba Filemone, quando abba Serapione si allontanò dalla Chiesa fondando una sua setta, non troncò i rapporti con lui, per cristianacarità. Un giorno lo andò a trovare e rimase sopreso nel vederlo parlare da solo sulla cima di una collinetta.- “Fratello – gli chiese – come mai parli da solo?”Gli rispose Serapione:- “Lo faccio perché mi è di grande consolazione parlare con qualcuno che la pensi come me”.
“Ecco la missione della religione: consolare l'umanità che va al patibolo.”
“Offrendoci la bella illusione della grandezzaumana, il tragico ci consola. Il comico è più crudele: ci rivela brutalmente l'insignificanza di tutte le cose.”
“Donare pazientemente del tempo al malato terminale è forse l’ultimo più grande dono che gli possiamo fare: donargli del tempo per ascoltare le sue insicurezze, le sue ansie, le sue angosce, per dargli un poco di conforto, e anche per dire con lui una preghiera.”