“Esiste un regno oscuro che gli occhi dell'uomo evitano perché il suo orizzonte manca notevolmente di compiacerlo. Questa oscurità, che egli immagina di poter evitare di considerare nel descrivere la luce, è l'errore con le sue caratteristiche sconosciute. L'errore è il costantecompagno della certezza. L'errore è il corollario dell'evidenza. E qualunque cosa sia detta della verità può ugualmente venire detta dell'errore: la delusione non sarebbe più grande.”