“A Norimberga e a Gerusalemme son stati condannatiuomini che avevano obbedito. L’umanità intera consente che essi non dovevano obbedire, perché c’è una legge che gli uomini non hanno forse ancora ben scritta nei loro codici, ma che è scritta nel loro cuore. Una gran parte dell’umanità la chiama legge di Dio, l’altra parte la chiama legge della Coscienza. Quelli che non credono né all’una né all’altra non sono che un’infima minoranza malata. Sono i cultori dell’obbedienzacieca.”
“La verginitàfemminile prenuziale, in Inghilterra – come in America – aveva smesso da un pezzo di essere un valoremorale quando da noi ancora negli anni Settanta, se ne fissava invece in tribunale il valore venale.”
“In Italia sono in vigore duecentomila leggidiverse, per fortuna temperate da una generale inosservanza.”
“I miei studi di storia del processo e le riflessioni da me compiute nel corso della mia lunga attività di giudice mi hanno sempre più fermamente convinto che il giudice se vuole essere veramente tale deve essere imparziale e deve compiere ogni sforzo per rendersi, compatibilmente con la fragilità della sua natura di uomo, del tutto estraneo e al di sopra del conflitto di interessi che costituisce l'essenza di qualunque processo. Questo organo dello stato è soggetto soltanto alla legge, investito dal potere di applicare la norma astratta al caso concreto che è chiamato a risolvere con la sua sentenza.”
“Quella legge era una bella cosa, ma il cuore della gente non si cambia con un pezzo di carta.”
“La moltitudine delle leggi fornisce spesso scuse ai vizi.”