“Il partito liberale diceva, o meglio faceva intendere, che la religione era soltanto un freno per la parte incolta della popolazione, e in realtà Stepan Arkad’ic non poteva sopportare, senza che gli dolessero le gambe, neppure il più piccolo Te Deum, e non poteva capire che senso avessero tutte quelle tremende altisonanti parole sull’altro mondo, quando anche in questo era così piacevole vivere. Inoltre a Stepan Arkad’ic, che amava gli scherzi ameni, faceva piacere turbare talvolta qualche pacifico essere col dire, che se ci si vuole inorgoglire della razza, non conviene fermarsi a Rjurik.”
“La religione non è che un sole illusorio, che si muove attorno all'uomo finché questi non giunge a muoversi attorno a se stesso.”
“Esigere dal popolo che rinunci alle illusioni sulla sua situazione vuol dire esigere che rinunci a una situazione che ha bisogno di illusioni. La critica della religione è dunque, in nuce, la critica di questa valle di lacrime, di cui la religione è l'aureola... La critica della religione distrugge le illusioni dell'uomo perché l'uomo pensi, agisca, trasformi la sua realtà come un uomo senza illusioni giunto all'età della ragione.”
“Il fondamento della critica irreligiosa è questo: è l'uomo che fa la religione, non la religione che fa l'uomo.”
“La religione è la coscienza di sé e la consapevolezza del proprio valore dell'uomo, il quale o non ha ancora acquistato la propria autonomia o l'ha già perduta.”
“È anzitutto compito della filosofia. operante al servizio della storia, di smascherare l'alienazione che l'uomo fa di se stesso nelle sue forme profane, dopo che la forma sacra dell'umana alienazione di se stesso è stata smascherata. La critica del Cielo si trasforma così nella critica della terra, la critica della religione in quella del diritto, la critica della teologia in quella della politica.”