“Il lavoro è amore reso visibile. Se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere al cancello del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.”
“Non è già che uno debba in quanto possa, ma può in quanto deve.”
“È più bello qualcosa di tutto, che tutto di qualcosa.”
“Non posso giudicare il mio lavoro mentre lo compio. Devo fare come i pittori, arretrare e guardarlo da una certa distanza, che non sia però troppa. Quanta distanza? Chissà.”
“Ciò che resta originario nell'operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.”
“Lavorare stanca.”