“Là dove non mi considero più condizionato psicologicamente e quindi non agisco più ingenuamente sotto la spinta dell’inconscio, ma, partendo dalla positività del mio slancio, nella chiarezza di una certezza che, pur non offrendomi alcun sapere, fonda il mio essere proprio, là decido che cosa sono.”
“Proprio perché pensa di essere ciò che dice, il guerriero finisce per trasformarsi in ciò che dice di essere.”
“L’uccello, la spilla, la canzone, le bacche, l’orologio, il pane tostato, il vestito consumato dal fuoco. Io sono la ghiandaia imitatrice. Quella che è sopravvissuta nonostante i piani di Capitol City. Il simbolo della ribellione.”
“Sono la ghiandaia di Cinna che vola frenetica per evitare l’inevitabile. Le piume di fuoco che mi spuntano dal corpo. Battere le ali non fa che attizzare l’incendio. Mi consumo, ma invano.”
“Sono il genere di ragazza che, quando potrebbe davvero fare qualcosa di utile per gli altri, scappa per sopravvivere e lascia coloro che non possono seguirla a soffrire e a morire.”
“Gale è mio. Io sono sua. Qualsiasi altra cosa è impensabile. Perché ho avuto bisogno che lui venisse frustato fin quasi a morire per capirlo? Perché sono egoista. Sono vigliacca.”