“Il più grande difetto dei libri nuovi è che ci impediscono di leggere i libri antichi.”
“Le virgolette non sono spesso altro che un pigropretesto per mezzo del quale l'autorecerca di addossare al cattivo gusto dei suoi contemporanei la responsabilità per una banalità che gli sfuggì dalla penna o che non seppe sostituire con un'idea migliore.”
“È facile scrivere i propri ricordi quando si ha una cattiva memoria.”
“Per ogni libro degno di essere letto c'è una grande quantità di carta straccia.”
“Non ai contemporanei, non ai miei compatrioti, ma all'umanità intera io consegno la mia opera ormai compiuta, persuaso che non sarà per essa senza valore: anche se questo valore, qual è solitamente il destino del bene d'ogni genere, verrà riconosciuto con ritardo.”
“Il voler scrivere come si parla è da biasimare tanto quanto il suo contrario, cioè voler parlare come si scrive.”