“Non c’è un solo tacchino di quelli che compri al supermercato che potrebbe camminare normalmente, non parliamo di saltare o di volare. Lo sapevi? Non possono neanche avere rapportisessuali. Neppure quelli cresciuti senza antibiotici, né quelli biologici né quelli allevati a terra né nessun altro. Hanno tutti lo stesso stupidopatrimonio genetico e il loro corpo non glielo permette. Ogni tacchino venduto in qualunque negozio e servito in qualunque ristorante è il prodotto dell’inseminazione artificiale. Se fosse solo per ragioni di efficienza sarebbe una cosa, ma quegli animali sono letteralmente incapaci di riprodursi in modo naturale. Dimmi: che cosa può esserci di sostenibile in questo?”
“Pare che riusciremo ad allevare anche i tonni. Allevare leoni per mangiarli, rendo l’idea? E comunque li alleviamo per un solo motivo: in natura li abbiamo sterminati.”
“L’allevamento industriale non prevede il benessere degli animali.”
“Guarda che cosa sono gli allevamenti intensivi. Guarda che cos’ha fatto la nostra società agli animali non appena ne ha avuto il poteretecnologico. Guarda che cosa facciamo effettivamente in nome del «benessere degli animali» e del «trattamento umano», e poi decidi se sei ancora disposto a mangiare carne.”
“Allevare animali a fini alimentari (in allevamenti tradizionali o industriali) è una delle due o tre attività che contribuiscono maggiormente ai più seri problemi ambientali su ogni scala, da quella locale a quella globale.”
“Manipoliamo i geni di questi animali e poi gli diamo gli ormoni della crescita e ogni genere di farmaci di cui non sappiamo abbastanza. E poi ce li mangiamo. I bambini di oggi sono la prima generazione che cresce con questa roba, e noi li usiamo come cavie. Non è strano quanto si arrabbi la gente per qualche giocatore di baseball che prende gli ormoni della crescita, quando facciamo queste cose agli animali che mangiamo e poi li diamo ai nostri figli?”