“Metti il telefono sul cuscino. Voglio sentire il tuo respiro.”
“Non te l’hanno insegnato che le frecce dei vigliacchi son sempre spuntate?”
“Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro di sé, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita. Nella notte del ricordo, ardono quelli, disegnando la via di fuga della sorte. Fuochisolitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi.”
“Non sei fregato veramente finché hai una buona storia da raccontare e qualcuno a cui raccontarla.”
“Perché è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine o un odore o un suono che poi non te lo toglie più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva.”
“Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.”