“Le occasioni fanno le rivoluzioni.”
“Io quann'è giorno m'arzo, quanno è ora de magnà me metto a sede, e quann'è scuro me ne vado a letto. Pijo er precetto pasquale obbligatorio, non bevo, non bestemmio, non rompo li cojoni, e vojo bene a 'na donna che vò bene a n'artro. Faccio a rivoluzione?! Io me sputerebbe 'n faccia da me.”
“La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra.”
“La rivoluzione si fa a sinistra, i soldi si fanno a destra.”
“Anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano.”
“L'ora è venuta di tentare tutte le rivoluzioni per liberare il popolo italiano da tutti i pesi morti e da tutti i ceppi (matrimonio e famiglia cattolica soffocatrice, pedantismo professorale, elettoralismo, mentalità pessimistica, provinciale, mediocrista e quietista).”