“Quanto una lettura eleva il vostro spirito e vi ispira sentimentinobili e coraggiosi, non cercate un'altra regola per giudicare l'opera: è buona, e fatta da manomaestra.”
“Ma troverò mai il tempo per non leggere tante cose?”
“Devi capire l'interezza della vita, non soltanto una parte di essa. Ecco perché devi leggere, ecco perché devi guardare i cieli, ecco perché devi cantare e danzare, e scrivere poesie, e soffrire e capire, perché tutto questo è vita.”
“Che accade quando leggiamo? L'occhio segue segni neri alfabetici sul bianco della carta da sinistra a destra, ancora e ancora. E creature, paesaggi naturali o pensieri che un altro ha pensato, un attimo oppure mille anni fa, prendono forma nella nostra immaginazione. È un prodigio più grande della capacità che può avere un chicco di grano rinvenuto nelle tombe dei faraoni di germogliare. E succede ogni momento.”
Forse la lettura dei prodotti della fantasia ci rende superbi e infidi. Nelle autobiografie e nei romanzi del secolo scorso si legge di fanciulli che vengono severamente rimproverati dai genitori perché usi a rincantucciarsi con un libro: "Fai qualcosa di utile, invece!".Oggi mamma e papà guardano commossi il proprio rampollo sprofondato nella lettura di un romanzo. Forse la gente era più saggia una volta. C'è un leggere che somiglia alla tossicomania.
“C’è una tradizione a Mårbacka, che quando si va a dormire la Vigilia di Natale si ha il permesso di avvicinare un tavolino al letto, metterci sopra una candela e poi leggere finché si vuole. Questa è la più grande di tutte le gioie di Natale.”