“Non c’era tafano sul dorso d’un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che Marcovaldo non notasse, e non facesse oggetto di ragionamento, scoprendo i mutamenti della stagione, i desideri del suo animo, e le miserie della sua esistenza.”
“Gli animali non hanno bisogno di una religione, poiché non conoscono il timore della morte. Essi non sono consapevoli della natura finita della loro esistenza.”
“La mia musica è compresa meglio dai bambini e dagli animali.”
“Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio.”
“Nel regno animale la legge è mangiare o essere mangiati; nel regnoumano, definire o essere definiti.”
“È ironico che proprio per mezzo del linguaggio un uomo possa degradare se stesso sotto il livello di coloro che non hanno linguaggio!”