“Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria.”
“A vizio di lussuria fu sì rotta che libito fe' licito in sua legge, per torre il biasmo in che era condotta.”
“Destossi l'abadessa con gran furia sognando di mangiar latte e giuncate, trovossi in bocca il cazzo dell'abate. Fu peccato di gola o di lussuria?”
“Era gravida monna Berniciglia e vide un cazzo dalla sua finestra colla testa sì grossa, che somiglia ad un grosso bolzon d'una balestra; lei, che voglia n'avea, lo prese a briglia tutta gioiosa colla sua man destra e se lo pose in bocca con gran furia. Peccò costei di gola o di lussuria?”
“De' gesuiti il padre sacristano per raffrenar la sua lussuria tanta, cacciò il cazzo e i coglion nell'acqua santa. Fu caso meritorio oppur profano?”
“Volendo accumulare denari, quando si corrono le avventure della carne bisogna avere un cuore di pietra.”