“Riuscirono là dove i martiri e gli eroi avevano fallito: a creare una pubblica opinione «italiana».”
Per cambiare davvero il nostro Paese serve gente preparata, gente che conosce le leggi, [...] guardate come so firmare bene le mie dimissioni. Non si deve dimettere più nessuno? O forse tu, tu che punti il dito e dici "i politici sono ladri!" e poi magari evadi le tasse, parcheggi in doppia fila, paghi in nero convinto di risparmiare un po', tu che non fai il politico ma ti piacerebbe farlo per piazzare i parenti, arraffare qualche cosa, tu che riesci a fare la TAC in due giorni perché conosci il primario, tu che timbri il cartellino e poi ti imboschi, tu che magari sei anche onesto, ma se vedi qualche amico che fa qualche abuso non dici niente, tanto sono inezie, tu non ti puoi dimettere perché non sei rappresentante di niente ma dovresti dimettere la tua furbizia, se no i prossimi saranno peggio di questi, perché questi qua sono figli nostri, di un paese dove le regole non le rispetta più nessuno, già qui i disonesti sono sempre gli altri, ma gli altri chi? Gli altri chi? Gli altri chi?
“C'è una nazione nel mondo che non si sa mai dove metterla.”
“L’Italia c’è ma gli italiani non hanno senso della comunità. Ognuno pensa ai fatti suoi, al proprio orto infischiandosene se quello del vicino va male.”
“Tutti i ballimoderni sono notoriamente americani. E prima che nei locali ballino la tarantella credo che ne passerà del tempo. Ma tutto può succedere.”
“Questa società italiana appare putrefatta e moralmente fiacca. Tutta, non soltanto il governo e il sottogoverno: tra chi sta dentro il palazzo e chi sta fuori c'è una corrispondenza. La corruzione dei politici e dei loro manager è una costante della vita politica italiana e forse non soltanto italiana: nasce soprattutto dal bisogno di procurarsi l'enorme quantità di soldi che i partiti e le loro correnti divorano, coinvolge tutti o quasi, creando una ragnatela di reciproci ricatti.”