“Una generazione cialtrona, che si è sempre creduta céliniana, una generazione di grandissimi zozzoni travestiti da artisti e mammolette, merita questo bonario massacro dei suoi valori presuntivi, delle sue tessere di partito, delle quote sindacali, del suo cinema e della sua poetica, della sua estetica noiosa, dei suoi buoni pensieri e falsi, della sua opaca mentalitàcorrente.”