“Tenevamo gli occhi fissi nel cielo, e mi pareva che le anime nostre si parlassero attraverso l'epidermide delle nostre mani e si abbracciassero nei nostri sguardi che s'incontravano nelle stelle.”
“L'anima fortunatamente ha un interprete, spesso inconsapevole, ma fedele: lo sguardo.”
Io non “mi dichiarai” mai a voce: ma, se gli sguardi hanno un linguaggio, anche il più autentico imbecille avrebbe potuto accorgersi che ne ero innamorato cotto.
“Tutti abbiamo incontrato lo sguardo di qualcuno e sentito una specie di 'riconoscimento' che avrebbe potuto essere l'inizio di un'amicizia. Ma poi le luci cambiano, il treno parte, la folla fa ressa tutto intorno… e non sapremo mai.”
“Raccontano molto meno le mie labbra, di quanto faccia la malinconia nei miei occhi.”
“Ma lo sguardo no, quello non si può confondere, né da vicino né da lontano! Oh, lo sguardo, sì che è significativo! Come il barometro. S’indovina tutto: chi ha un gran deserto nell’anima, chi senza una ragione è capace di ficcarti uno stivale fra le costole e chi invece ha paura di tutto.”