“Perché voi non credete a un Diopertutti, voi credete al Dioperme, al Dioperilimiolavoro, al Dioperimieifigli, al Dioperlamiacasa. Voi credete a un bisogno scaramantico, a un’illusione. Voi giocate con il caso, lanciate i dadi sperando che più mani vi diano alla fine il numero più alto. In fondo cosa costa? Cosa costa essere qui tutte le Domeniche, e levarsi dalla mente tutti quelli che attorno a me urlano, tutti quelli che attorno a me cercano, quelli che hanno bisogno di mangiare, di essere salvati, di essere compatiti, di essere riconosciuti? Così, ogni Domenica, siete dispensati, siete tranquillizzati, vi sentiti poi galvanizzati.”