“E' una delle sensazioni che ho sempre amato di più, e che così spesso mi ha dato l'illusione di essere libero e padrone della mia vita: quel grappolo di minuti dalla consistenza indefinibile, quando non è ancora buio e non è già più giorno, e tu entri in un posto che non hai mai sentito nominare, con la consapevolezza che domani sarai già lontano, e che per altri mesi, per altri anni, per altri grappoli di minuti della stessa intensità continuerai ad allontanarti, assecondando il dipanarti di una matassa il cui filo ti si srotola tra le mani senza farsi accorgere, e finisce dall'altra parte del mondo.”
“Vai avanti, guardati attorno.”
“Cerco sempre di viaggiare con un amico che mi riporti con i piedi per terra. Stare da soli è terribilmente difficile.”
“Si viaggia migliaia di miglia per poi guardare la tv e alloggiare in un posto che ha gli stessi comfort di casa nostra. Dovete chiedervi: tutto questo a che serve?”
“Per quanto riguarda il viaggiare da solo, sbattitene. Se è così che deve essere... e allora così sarà!”
“Possiamo viaggiare dovunque ci piace, anche sugli altri pianeti. Ma per che cosa? Per starcene seduti un giorno dopo l’altro, mentre il nostro morale e la nostra speranza ci abbandonano. Precipitando in una noia interminabile. E nel frattempo gli altri si danno da fare. Non se ne stanno seduti ad aspettare, impotenti.”