“Il Barbarossa che distrugge e rade al suolo le città, e gli abitanti che le rimettono in piedi con caparbietà e lo sconfiggono. È uno dei punti cardine della storia dell’umanità. Invece torni in Italia e nessuno ne parla. Perché quella masnada di uomini che si batterono galleggiando su due fiumi non facevano parte di un’organizzazionemilitare ufficiale, cioè proveniente da una città come Milano o Brescia, ma erano tutti guerrieri fuori regola, indicati dai tedeschi come briganti delle lande, delle valli e delle paludi, e quindi indegni di venir ricordati dalla storia. Soprattutto in testa a quella gente non c’era nessun comandante noto, nessun eroe degno di essere cantato in un poema.”