“La condizione degli uomini disusatamente superiori di sapienza alla propria età, non è molto diversa da quella dei letterati e dotti che vivono in città o province vacue di studi: perocché né questi [...] da' lor cittadini o provinciali, né quelli da' contemporanei, sono tenuti in quel conto che meriterebbero; anzi spessissime volte sono vilipesi, per la diversità della vita o delle opinioni loro da quelle degli altri, e per la comune insufficienza a conoscere il pregio delle loro facoltà ed opere.”
“Gli uomini eruditi saranno sempre odiati per le loro idee e la loro saggezza.”
“Sono una donna, pensò lei con calma, o una mostruositàintellettuale?”
“Noi sappiamo che un uomo può leggere Goethe o Rilke la sera, che può suonare Bach e Schubert, e andare a fare la sua giornata di lavoro ad Auschwitz la mattina.”
“Soltanto per le persone colte lo scrivere può tenere luogo del parlare.”
“È il compito degli intellettuali e degli scrittori porre dei dubbi sulla perfezione.”