“La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù.”
“Celeste dono è la beltá, che scende ad invaghir qua giú l’umane mentide’ beni eterni, e a sollevarle al cielo.”
“Chi è quella fanciulla che arricchisce del suo tocco la mano di quel cavaliere? Oh, ch'ella insegna davvero alle torce a splendere di viva luce! Par ch'ella penda dalle gote della notte, come un prezioso gioiello dall'orecchio di un'etiope. È una bellezza di troppo valore perché se ne possa fare qualche uso, e troppo preziosa per questa terra! Tal si offrirebbe alla vista una nivea colomba in mezzo a un branco di corvi, quale quella giovane si mostra fra le sue compagne. Come sia finita la danza, vorrò osservare dov'ella si ritragga e, toccando la sua, benedirò di felicità la mia mano rude. Il mio cuore ha forse mai amato, fino a oggi? Sbugiardalo, o vista, perché non ha mai veduto, prima di stanotte, la vera bellezza.”
“Non poteva avere più di diciassette anni, magra e con la pelle color rame, con grandiocchi scuri. Mio Dio com’è bella. Indossava una camicia e pantaloni da lavoro in finta tela, stivali pesanti sporchi di quello che sembrava fango autentico. La massa dei suoi capelli lucenti era legata e tenuta ferma con una bandana rossa. Le maniche arrotolate mostravano braccia robuste e abbronzate. Sulla cintura di finta pelle portava un coltello, un telefono portatile e una razione di emergenza di cibo e acqua. ”
“Passò di fronte alla segretaria di Bryant – bella figliola, con trecce argentee lunghe fino alla vita – e quindi di fronte alla sua assistente, un mostro ancestrale uscito dagli acquitrini giurassici, gelida e subdola, come un’apparizione arcaica segregata nel mondo della tomba.”
“Egli sarebbe un bel cadavere.”