“Uomo e cose. Perché l'uomo non vede le cose? Perché vi ha interposto sé stesso: egli nasconde le cose.”
“Si vorrebbe poter abbracciare ed accarezzare gli esseri umani, ma uno ha paura di farlo, perché mordono.”
“La sperienzia, interprete in fra l'artifiziosa natura e la umana spezie, ne 'nsegna ciò che essa natura in fra' mortali adopra da necessità constretta, non altrimenti oprar si possa che la ragione, suo timone, oprare li 'nsegni.”
“Ecco alcuni che non altramente che transito di cibo, e aumentatori di sterco e riempitori di destri chiamarsi debono, perché per loro non altro nel mondo apare, alcuna virtù in opera si mette, perché di loro altro che pieni destri non resta.”
“È da essere giudicati e non altrementi stimati li omini inventori e 'nterpreti tra la natura e gli uomini, a comparazione de' recitatori e trombetti delle altrui opere, quant'è dall'obbietto fori dello specchio alla similitudine d'esso obbietto apparente nello specchio, che l'uno per sé è qualcosa, e l'altro è niente. Gente poco obrigate alla natura, perché sono sol d'accidental vestiti, e sanza il quale potrei accompagnarli in fra li armenti delle bestie.”
“Aristotile nel terzo dell'Etica: l'uomo è degno di lode e di vituperio solo in quelle cose che sono in sua potestà di fare e di non fare.”