“È un grande vantaggio non bere in un ambiente di forti bevitori. Riesci a trattenere la lingua, e inoltre puoi scegliere il momento dei tuoi piccoli peccatucci quando gli altri sono così ciechi da non vedere o da non curarsene.”
“Un monaco si lamentava del cammello del monastero. Un anziano gli disse:- Anche se è pigro, lavora pur sempre otto giorni senza bere. Quanti uomini del mondo bevono, e poi stanno otto giorni senza lavorare…”
Alcuni anziani stavano parlando dei danni procurati dal vino. Abba Arsenio a un certo punto disse: “Il danno maggiore viene a colui che beve per dimenticare. Rischia di dimenticare il momento in cui deve smettere”.
“- Se per caso cadessi nel vizio del bere – disse un abate a un giovane novizio – avvertimi subito.- Nessun problema – gli rispose questi. – Ho smesso un anno fa.”
“Io sono Cattolico e non posso commettere suicidio, ma intendo bere me stesso a morte.”
“Siamo circondati dalla vita, non ce la faremo mai a capirla, così ci concentriamo a tracannare scotch dalla bottiglia.”