“La cerbottana è stata il gioco principe, che coinvolgeva bande di ragazzini a volte anche di strade confinanti, quindi acerrimi nemici, in sfide selvagge.”
“Bimbo mi chiedi cos'è l'amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos'è la felicità? Rimani bimbo e lo vedrai...”
“Voglio tornare bambino perché le ginocchia sbucciate fanno meno male dei cuori infranti...”
“Il concetto di uguaglianza inizia nelle menti dei bambini subito con la prima relazione. Di solito diciamo alle ragazze di vestire in un certo modo e instilliamo in loro la paura che se non lo fanno, potrebbero essereviolentate. Ma noi non parliamo mai ai ragazzi di come comportarsi e delle conseguenze di un cattivo comportamento.”
“C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri.”
“I bambini attribuiscono al verbo «odiare» significati diversi. Può voler dire che hanno paura. Non che si sentano in pericolo di un’eventuale aggressione, quanto piuttosto un sortilegio, una malevolenza. È una sensazione che, da molto piccoli, si può provare anche riguardo alle facciate di certi edifici, o a dei tronchi d’albero e, spessissimo, a cantine umide o armadi a muro profondi.”