“In verità, in verità vi dico: prima che il gallocanti tre volte si sarà già beccato una ciabatta in faccia.”
“Il gallo di un monastero, che aveva ascoltato con attenzione l’omelia dell’abate sui pericoli e i danni del vino, vide un giorno un monaco della cucina che stava preparando un gallo al vino.Gridò allora fra sé:- Allora è vero che il vino uccide!”
“L’abate di un monastero rampogna un giovane novizio:- Sei talmente pigro che mi ricordi l’altro gallo del nostro pollaio.- Perché, ce ne sono due?- Si. Il primo canta ogni mattina. Il secondo, con un cenno del capo, si limita ad approvare.”
“Due anziani del deserto di Scete parlarono un giorno – dopo aver taciuto per molti mesi – di un monaco che era particolarmente pigro.- Mi ricorda – disse il primo – un gallo che avevo tempo fa. Era così pigro che, all’alba, aspettava sempre che un altro gallo cantasse; lui, chinava la testa in segno di approvazione.- A me – disse il secondo – ricorda un cane ancora più pigro: le sue pulci dovevano grattarsi da sole...”
“Un monacochiese a un altro come mai il gallo del monastero cantasse così presto all’alba. - Coglie al volo l’occasione per farsi udire. Dopo, è troppo tardi: le galline si svegliano.”
“Il gallo può cantare, ma è la gallina che fa l'uovo.”