“Diamoci in pasto all’Ignoto, non già per disperazione, ma soltanto per colmare i profondi pozzi dell’Assurdo!”
“Essere sulla parte piú alta dell’onda piú alta che esiste nel mare è molto bello, ma quanto tempo può durare un’onda del genere? E cosa cavolo succede, quando quella bestia che stai cavalcando ti sbatte giú, come un minuscolo parassita?”
“Tu sei carne della mia carne, ti ricordi? Sei il mio bambino... Lo stesso bambino che si sarebbe buttato da una montagna se gli avessero detto che non lo sapeva fare.”
“Non avere paura di compiere un grande passo. Non puoi oltrepassare un baratro con due piccoli salti.”
“Quelli che hanno osato provare a vedere oltre il Velo, e ad accettare lui come guida, sarebbero stati più prudenti se avessero evitato di trattare con lui; perché è scritto nel Libro di Thoth quanto sia orribile il prezzo da pagare per un solo sguardo. Né coloro che sono passati possono più tornare indietro, perché nell’immensità che trascende il nostro mondo ci sono ombre del buio che ti afferrano e ti incatenano. La Cosa che si trascina nella notte, il male che sconfigge il Segno degli Antichi, la mandria che rimane a guardare il portale segreto che ogni tomba deve avere e che nutre quel che cresce con chi si trova là sotto: tutte queste tenebre sono nulla al confronto di colui che sorveglia il passaggio: colui che guiderà il temerario al di là dei pianeti dentro l’abisso abitato da indescrivibili divoratori. Perché lui è umr at-tawil, il Grande Antico, che lo scriba traduce come il prolungamento della vita.”
“Molti uomini non falliscono mai perché non provano mai.”