“Il primo giorno consumo le derrate predisposte dalla mia consorte nel frigorifero: zuppe, caponate e insalate di quinoa. Poi, terminate le riserve, sono costretto a entrare in quel noto luogo di perdizione comunemente chiamato «supermercato». In genere scavalco con un sol balzo la zonaverdura che si trova all’entrata: la conosco a memoria, come la strada tra casa e scuola. Subito si apre il sipario sul settore che prediligo da sempre: il frigoriferone dei latticini. Davanti a me, allineati e luccicanti, osservo yogurt millefrutti, parmigiani invecchiati trentasei mesi, burri saporiti, formaggi di ogni consistenza e nazione. Mi lascio inebriare dall’odore del gorgonzola, del camembert e del piú ruspante provolone. Riempio i polmoni di aria proibita ed eccitante. YouPorn non è niente in confronto al frigoriferone dei latticini. Ho un’erezione imbarazzante e temo che la commessa di mezz’età se ne accorga.”

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Tratto dal Book Ho sposato una vegana

Fausto Brizzi
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Nato 15 novembre 1968

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