“Ho fatto un terribile scherzo alle Ferrovie. Ho acquistato un biglietto andata e ritorno Roma-Firenze e poi non sono tornato.”
“A osservare per una mezz’ora la marea di umanità che si muove, ordinata, sotto le pensiline della stazione principale di Bangkok si capisce più sulla Thailandia di oggi che a leggere qualsiasi studio accademico. I treni che vengono dal Nord scaricano migliaia di persone. I più sono giovani, molte le ragazze, sul cammino della speranza. Lasciano i loro villaggi, le risaie sempre più senz’acqua, con un fagotto di vestiti, un biglietto di sola andata e vanno a cercare lavoro nella capitale.”
“Il botta e risposta delle ruote con le rotaie si fece più intenso, diventò un dialogo a varie voci, il treno passò vari scambi, rallentò, stridette, ed entrammo, serpeggiando, in una grande città.”
“Il viaggiare in treno o in nave, su grandidistanze, m’ha ridato il senso della vastità del mondo e soprattutto m’ha fatto riscoprire un’umanità, quella dei più, quella di cui uno, a forza di volare, dimentica quasi l’esistenza: l’umanità che si sposta carica di pacchi e di bambini, quella cui gli aerei e tutto il resto passano in ogni senso sopra la testa.”
“- Da quando c'è lui... treni in orario, e tutto in ordine!- Per fare arrivare i treni in orario, però se vogliamo mica c'era bisogno di farlo capo del governo. Bastava farlo capostazione.”
“L'inverno passa e i venti caldi di Maggio mi fanno desiderare di vagabondare nuovamente. Il sibilo di una locomotiva in una nottecalma ha un richiamo, inesplicabile, eppure forte, come la luce che porta una falena alla distruzione.”