“Goya non credeva negli abbigliamenti, ma credeva nei neri e nei grigi, nella polvere e nella luce, nelle alture sorgenti sui piani, nella campagna di Madrid, nel movimento, nei suoi propri cojones, nel dipingere, nel fare acqueforti e in ciò che aveva visto, sentito, toccato, tastato, odorato, goduto, bevuto, cavalcato, sofferto, vomitato, fottuto, sospettato, osservato, amato, odiato, bramato, temuto, detestato, ammirato, aborrito e distrutto.”