“Tutti i padri hanno detto ai figli che per loro era più dura, che adesso ci stanno tutte subito... Boh, forse è solo un’impressione che i vecchi hanno quando vedono i giovanidivertirsi.”
“Sembra che ogni nuova generazione di giovani sia sempre più suscettibile e sempre più pusillanime e ogni nuova generazione di genitori sempre più disposta a proteggerla e a incoraggiare questa pusillanimità, in un crescendo senza fine.”
“Mio padre era bianco, mia madre era nera, io sono in mezzo, io sono niente, tutto quello che ho è Dio.”
“- Ora sono orfana.- Si, non è piacevole... A qualsiasi età!”
“I miei matti genitori mi insegnarono a leggere e scrivere.”
E' che non è vero che i figli hanno la loro vita, hanno anche la nostra vita, e noi abbiamo la loro. [...] Ma noi non chiediamo più nulla ai figli, neanche "come stai". Abbiamo paura di disturbare. Di interrompere il loro sonno chiamato giovinezza. Quando gli chiediamo di studiare, siamo patetici. Glielo chiediamo così, perché si fa, perché ci è rimasto dalla tradizione che un figlio deve studiare, ma non lo sappiamo neanche più bene noi perché; e loro lo sentono che glielo chiediamo senza scopo, sentono che dietro quella richiesta c'è il vuoto. Perché in fondo non c'è più niente che vogliamo da loro.