“Quando dimenticherò il mio sovrano, possa Dio dimenticarmi!”
“Era il vanto di Augusto il fatto che trovò Roma fatta di mattoni e la lasciò ricca di marmo. Ma quanto più nobile sarebbe stato il vanto del sovrano se avesse potuto dire che trovò la legge... in un libro chiuso e la lasciò lettera viva; trovò il patrimonio dei patrizi e lo lasciò in eredità ai poveri; trovò la spada a doppio filo dell’inganno e dell’oppressione e lasciò il sostegno dell’onestà e lo scudo dell’innocenza.”
“Vorrei che il popolo romano avesse una sola testa.”
“L'idea alla base della regalità è che esiste un genere speciale di individui che sono al di sopra della norma e che per definizione la gente comune non può capire.”
“La guerra è una sciagura così immane, il suo esito così incerto e le sue conseguenze, per un paese, così catastrofiche, che i sovrani non avranno mai riflettuto abbastanza prima di intraprenderla.”
“Dio è troppo in alto, lo Zar troppo lontano.”