“Settantadue sobborghi in cerca di una città.”
“Dallas è una città molto sofisticata, sono rimasto colpito dalla gentilezza delle persone.”
“Giovanni è l´ultimo erede di una stirpe di campioni, cresciuta sotto il sole dello Stadio Magona, all´ombra dei pini marittimi e dei pitosfori profumati di salsedine nel golfo di Baratti. Per questo è tornato a casa. Ritrovare i luoghi dove è cominciato il sogno e accorgersi che non sono cambiati.”
“Non è cambiata tanto la mia città, in fin dei conti si vive ancora come un tempo. C’è lo stesso corso, ci sono i cinema del centro, pure se hanno aperto i multisala, ci sono tanti bar e friggitorie, anche se parecchi parlano lingue straniere, vendono kebab, hamburger, roba così, che io mica la comprendo. Hanno chiuso le vecchie sale giochi, mancano i carretti dei venditori di semi e pistacchi, non vedo passare il venditore di gelati, non ci sono biliardini e flipper. Per questo mi fermo poco in centro e non mangio il gelato nei bar troppo eleganti che espongono gusti multicolori. Non avrebbe più il sapore d’una volta. Avrebbe un gusto amaro. Saprebbe di rimpianto. Perché in fondo in fondo lo comprendo cos’è cambiato. E non mi va mica tanto di ammetterlo.”
“- Nini Cantachiaro: Parigi è una città poco seria, Parigi non fa per noi, noi andiamo a Madrid!- Mimi: Ci sono i toreri!- Nini Cantachiaro: E chi volevi trovare gli Esquimesi!”
“Chi diviene patrone di una città consueta a vivere libera, e non la disfaccia, aspetti di essere disfatto da quella.”