Numerose testimonianze ci hanno permesso di raccogliere le seguenti notizie sul colonnello Sebastiano Procolo. Tanto si discusse nei riguardi di quest'uomo, e con tanto livore che ci par giusto stabilire finalmente il vero e cancellare la trista ombra che finora pesava sulla sua memoria.Non spetta a noi faregiudizi sul conto del defunto ufficiale.Ma pochi sanno come quel vecchio grandemente odiato, che alcuni ritennero pazzo, che tutti, temendo, maledicevano, come quell'"essere gelido", sia stato pure lui un uomo.
“Ma il terribile è che hanno verniciato la stessa nostra vita, vi hanno stampigliato sopra il nome della patria e ci conducono al massacro come delle pecore.”
“Ho ricevuto e tuttora ricevo un sacco di lettere. E' straordinario come i soldati che tornano dal fronte mi ringrazino per quello che faccio. Tutto ciò mi fa sentire davvero umile ed è per questo motivo che faccio il possibile per ringraziarli.”
“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra.”
“Vendevano cara la pelle, quegli uomini selvaggi, come lupi feriti e braccati. Erano sudici, erano schifosi e puzzavano. E io li amavo.”
“I vecchisoldati non muoiono mai, sbiadiscono soltanto.”