“La memoria è la nostra unicaresistenza al passato.”
“Un giovanefratello, che aveva come difetto principale la smemoratezza, fu mandato dal suo anziano ad Alessandria:- Và da Eristo, il farmacopola, e digli che ti dia un chilo di memoria.Dopo alcuni giorni il giovane fece ritorno a mani vuote:- Abba, il farmacopola non aveva più memoria. Mi ha pregato di dirti che tiene in serbo per te dieci chili di pazienza.”
“- Perché ti sei fatto un nodo al cordone? – chiede un monaco a un fratello.- Per ricordarmi che devo spedire una lettera di abba Preponzio. Mi rimprovera sempre di avere poca memoria.- E l’hai spedita?- Si è dimenticato di darmela.”
“Abba Serapione, avendo perduto la memoria, si reca ad Alessandria a farsi visitare da un celebre medico. Al suo ritorno i monaci gli si affollano intorno.- Che ti ha fatto il medico per la tue memoria? – gli chiedono ansiosi.- Mi ha fatto pagare in anticipo.”
“Quando la memoria ha il sopravvento il nostro corpo diventa un fantasma e ci insidia con i gesti di un nostro io più giovane.”
“La memoria è una cosa complicata, una parente della verità, ma non sua gemella.”