“- Anastasia Grey: Smettila di parlare a mio marito come se io non fossi qui. - Gia Matteo: Ana... - Anastasia: Puoi chiamarmi Signora Grey!”
“Amore mioti sto aspettando.Quanto è lungoun giorno al buioo una settimana. Il fuoco è spento ormai e io sento un freddo orribile. Forse dovrei trascinarmi fuorima poi ci sarebbe il sole.Ho paura di sprecare la luceper l'inno coloratoper scrivere queste parole. Moriamo.Moriamo ricchi di amanti e di tribùdi gusti che abbiamo inghiottitodi corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumidi paure in cui ci siamo nascosticome in questa caverna stregata senza memoriaqualunquismoindifferenzamediazioni e ripensamenti.Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corposiamo noi i veri paesinon le frontiere tracciate sulle mappecon i nomi di uominipotenti.Lo so che tornerai e mi porterai fuori di quinel palazzo dei venti.Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te, con gli amici. Una terra senza mappe. La lampada si è spentae sto scrivendo nell'oscurità.”
“L'amore è la grande legge della vita. È l'inizio e la fine di ogni cosa. Se il tuo cuore non è nel tuo lavoro, se il tuo lavoro non è nel tuo cuore, ti opponi a questa grande legge. Ai miei occhi chi fa ciò che ama e ama ciò che fa è pari ad un re, e, foss'anche un modesto artigiano o un semplice operaio, per me il suo posto nella gerarchia umana è comunque più in alto del grande uomo d'affari dominato dall'astio, dall'avidità e dalla rivalità.”
“Tutto il mio bellissimo mondo sicuro è saltato per aria qui, in un turbinio d’amoreesplosivo.”
“Fra i trenta e i quarant'anni sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l'amore.”
“Avevano passato un pomeriggio tranquillo come per procurarsi un ricordo profondo per la lunga separazione che li aspettava il giorno dopo. Non erano mai stati più vicini nel loro mese d’amore, mai avevano comunicato così profondamente, di quando lei sfiorò le labbrasilenziose contro la sua spalla o di quando lui le sfiorò la punta delle dita, delicatamente, come se lei dormisse.”