“I Cristiani si distinguono dagli altri soltanto per una pretesa; non per fede, non per spirito caritativo, né per altri frutti dello SpiritoSanto, ma perché, come tutti, difendono la propria fede con i soli miracoli, cioè con l’ignoranza, che è la fonte di ogni malvagità; dunque perché trasformano la fede, anche se vera, in superstizione.”
“Rispetto al divenire, la fedecristiana mantiene ancora la stessa rigidità dell’ epistéme: vanifica la possibilità e la pensabilità del divenire, perché crede che il Senso fondamentale del tutto sia ormai svelato dalla rivelazione di Cristo, a cui ogni evento e ogni divenire del mondo devono adeguarsi.”
“Il cristianesimo segna un grande ritorno al mito.”
“In questo cammino verso l’onnipotenza la scienza tende a produrre realmente, qui sulla Terra, quello che il cristianesimo promette nel Regno dei Cieli. Anche se la scienza si presenta come ipotesi, la sua capacità di trasformare il mondo si presenta quindi agli occhi del cristianesimo, non come ipotesi, ma come realtà effettiva, come la volontà e l’iniziativa in cui si può scorgere sin d’ora il volto di Prometeo.”
“O la fedecristiana si rassegna a non farsi valere nel mondo («il mio regno non è di questo mondo») e accentua il proprio carattere di tecnica della salvezza eterna; oppure agisce per farsi valere anche in questo mondo, e viene pertanto a trovarsi in quel conflitto con le altre forze della tradizione occidentale.”
“Per la filosofia del nostro tempo è necessarioliberarsi dal cristianesimo, che vuol essere la verità definitiva e suprema in cui viene affermata la realtà immutabile di Dio.”