“La vita per fortuna dà un posto alle cose. Quando sembra che non ce ne sia uno per sé guardarsi attorno aiuta. Le storie, anche poche storie incrociate senza averle cercate, parlano di questo: di come invece ci sia un posto per tutto, a saperglielo dare. Un posto anche per l’assenza. Di quante ombre sia pieno l’amoreperfetto, e di quante risorse inattese. Di quanti modi esistano per accogliere quello che viene, quello che c’è. Tanti modi così diversi e tutti senza colpa, alla fine: i modi che ciascuno trova.”
“Per un momento, hai visto la tua vita negli occhi. Con certezza, quasi con tranquillità. Come accade soltanto mentre arrampichi sulla scogliera assolata dei trent’anni, in certi attimi di presente intenso, totale.”
“Non c’erano risa, né cori o suono d’arpe, e la fierezza e la speranza suscitate nel loro cuore dal canto delle antiche canzoni sul lago si erano spente in una stanca malinconia. Sapevano che stavano per arrivare alla fine del viaggio, e che poteva essere una fine davvero orribile.”
“Nel momento in cui inizi a osservare la parte di te che pensa, si attiva un livello superiore di consapevolezza. Allora comprendi che esiste un vasto regno di intelligenza oltre il pensiero e che quest’ultimo ne è solo un aspetto minore. Comprendi anche che le cose che contano davvero (la bellezza, l’amore, la creatività, la gioia, la pace interiore) sorgono al di là della mente. E inizi a risvegliarti.”
“Date un’occhiata dentro di voi per vedere se state inconsciamente creando un conflitto tra l’interno e l’esterno, tra le circostanze esteriori di quel momento – dove siete, con chi siete o cosa state facendo – ed i vostri pensieri e quello che sentite. Potete percepire com’è doloroso essere in opposizione interiore con quello che è? Nel momento in cui riconoscete questo, comprendete anche che, ora, siete liberi di rinunciare a questo futile conflitto, a questo stato interiore di guerra.”
“La maggior parte delle persone passa tutta la vita imprigionata nei confini dei propri pensieri. Non vanno mai oltre lo stretto, mentale, senso personalizzato del sé, condizionato dal passato. In voi, come in ogni altro essereumano, vi è una dimensione di coscienza molto più profonda del pensiero. È la vera essenza di chi siete voi. Potremmo chiamarla presenza, consapevolezza, coscienza incondizionata. Negli antichi insegnamenti, è il Cristo interiore o la vostra natura di Buddha.”