“Nel paese senza tempo non esistono agende. Nel paese senza tempo il calendario è fatto di fogli bianchi. Non ci sono appunti, non ci sono appuntamenti. Sui calendari del paese senza tempo non c’è niente in programma, niente da fare. Il paese senza tempo è un paese senza realtà e senza vita. È un cadavere scosso da convulse contrazioni muscolari. Risse, litigi, male parole, parole urlate, parole al vento: solo segnali di vita apparente. Nel paese senza tempo, al Senato, si urla «Frocio, checca squallida, pezzo di merda». Agli elettori avversari si rivolge l’invocazione «Coglioni». I magistrati sono «eversori», «talebani», «cancro del paese». E «comunisti». La Consulta è un «covo di bolscevichi». Ma non mancano gli «eroi» nel paese senza tempo: il mafioso Vittorio Mangano per esempio. Ma tanto poi chi ci fa caso?”
Se si vota subito, gli elettori ci asfaltano; allora noi li addormentiamo per un anno e mezzo col governoMonti, travestiamo da tecnici un pugno di banchieri e consulenti delle banche, gli facciamo fare il lavorosporco per non pagare pegno, poi nel 2013 ci presentiamo con una legge elettorale ancor più indecente del Porcellum che non ci costringa ad allearci prima e, chiuse le urne, scopriamo che nessuno ha la maggioranza e dobbiamo ammucchiarci in un bel governissimo per il bene dell’Italia; intanto Alfano illude i suoi che B. non c’è più, Bersani fa finta di essere piovuto da Marte, Piercasinando si nasconde dietro Passera e/o Montezemolo o un altro Gattopardo per far dimenticare Cuffaro, la gente ci casca e la sfanghiamo un’altra volta, lasciando fuori dalla porta i disturbatori alla Grillo, Di Pietro e Vendola in nome del “dialogo”.
“Meno male che B. si è fatto, almeno per un po’, da parte: così, dopo vent’anni, tutti possono vedere cos’è davvero la sinistra italiana. E capire chi ha regalato all’Italia 20 anni di fascismo, 40 di Democraziacristiana e 20 di berlusconismo.”
“Il fatto che un presidente dia ordini al Parlamento, oltreché alla magistratura e alla stampa, e faccia e disfaccia governi, non deve meravigliare né scandalizzare.”
“Renzi si avvia verso l’obiettivo della vita, il governo, col suo solito passo accelerato, e la notizia fa già il giro del mondo suscitando verso l’Italia una curiosità finalmente positiva...”
“[La] Francia, certamente più generosa dell'Italia con chi perde il lavoro.”