“È meglio che prendi nota. Io sono cattivo, incazzato e stanco. Sono uno che mangia filo spinato, piscia napalm e riesce a mettere una palla in culo a una pulce a 200 metri. Per cui va' a rompere il cazzo a qualcun altro, e levati dalle scatole.”
“Quando ricevo una critica immotivata (a mio parere, s’intende), o quando vengo biasimato da qualcuno di cui davo per scontata l’approvazione, correndo copro sempre una distanza un po’ più lunga del solito. Così faccio consumare al mio corpo la parte di delusione. È un modo per riconoscere, nel limite delle mie capacità, la mia debolezza di essereumano. Di riconoscerla al livello più basso, quello fisico. E a quel livello i chilometri percorsi in più mi rinforzano, seppure in minima misura. Se mi arrabbio, è bene che sfoghi la collera contro me stesso. ”
“Irritarsi costituisce una sconfitta.”
“Dai subito la colpa ad altri o cerchi di capire se ci sono delle circostanze che ti rendono particolarmente irritabile?”
“Sono sopravvissuto a non poche arrabbiature. Le ho sostituite con l’amore. La vita non è che una lunga guarigione.”
“Se nessuno è arrabbiato con te allora sei morto ma non te ne sei ancora accorto.”