“Penso che la mia vita mi sia servita molto di più, per il mestiere di attrice, di quei pochi mesi di Centro Sperimentale che ho frequentato subito dopo essere arrivata in Italia.”
“Durante la preparazione del film c'è una fase iniziale in cui si conosce il personaggio, poi il personaggio diventa una parte di te: non sono io che divento il personaggio, ma è lui che diventa una parte di me.”
“Qualcuno una volta ha detto che le interviste assomigliano alle impronte che i pollici lasciano sulla trachea... ecco, è proprio questa la sensazione che provo.”
“Per quanto riguarda i ruoli che ho interpretato appartenevano a storie che suscitavano in me tanto interesse. C'era un fascino in queste storie, qualcosa che mi attraeva.”
“Prima dell'uscita del primo capitolo dei 'Pirati dei Caraibi' ero famoso solo nel circuito di Hollywood con la nomea di 'flop' al botteghino, quindi ho costruito la mia carriera su vent'anni di fallimenti.”
“Come attore, il mio lavoro consiste nel dare delle opzioni da valutare al regista.”