“La prima legge dell'amicizia è di chiedere agli amicicose oneste, e di fare per gli amicicose oneste.”
“Il romanticismo per me non ha a che fare con gesti esagerati. E' invece l'aiuto e il sostegno di qualcuno che mi consiglia quando sto prendendo una decisione sbagliata. Voglio una persona onesta e ci vuole fegato per esserlo.”
Per cambiare davvero il nostro Paese serve gente preparata, gente che conosce le leggi, [...] guardate come so firmare bene le mie dimissioni. Non si deve dimettere più nessuno? O forse tu, tu che punti il dito e dici "i politici sono ladri!" e poi magari evadi le tasse, parcheggi in doppia fila, paghi in nero convinto di risparmiare un po', tu che non fai il politico ma ti piacerebbe farlo per piazzare i parenti, arraffare qualche cosa, tu che riesci a fare la TAC in due giorni perché conosci il primario, tu che timbri il cartellino e poi ti imboschi, tu che magari sei anche onesto, ma se vedi qualche amico che fa qualche abuso non dici niente, tanto sono inezie, tu non ti puoi dimettere perché non sei rappresentante di niente ma dovresti dimettere la tua furbizia, se no i prossimi saranno peggio di questi, perché questi qua sono figli nostri, di un paese dove le regole non le rispetta più nessuno, già qui i disonesti sono sempre gli altri, ma gli altri chi? Gli altri chi? Gli altri chi?
“L'onestà è un dovere per tutti.”
“È questa punizione dei migliori che incontro in ogni luogo del profondo sud ad angosciarmi, questa umiliazione continua degli onesti, questo tradimento dello stato verso i suoi cittadini migliori. E mi fa paura più della mafia: vedere che per una politica di rapina e di scrocco si è buttato via questo patrimonio di civiltà che c’era nel Mezzogiorno, le lotte dei lavoratori, la loro solidarietà, il loro orgoglio di gente onesta.”
“Se vi capita di andare in paesi come il Giappone o gli Stati Uniti vi accorgerete di una cosa sconcertante: le persone hanno fiducia. Si dà per scontato che ci sia una piccola porzione di furbi e che la maggioranza sia di fessi? No, non è questo il concetto, forse si dà per scontato che la maggioranza sia di brave persone. I furbi sono stigmatizzati, perseguitati, emarginati. Pensiamo a Cesare Previti, condannato in via definitiva per aver corrotto dei giudici, e che era stato proposto come ministro della Giustizia. A un certo punto, di fronte alla montagna di accuse che lo sovrastava, ammise che tutto quello che gli si sarebbe potuto imputare sarebbe stato solo di aver frodato il fisco. Quando ho sentito questa dichiarazione sono saltato sulla sedia: Al Capone è stato condannato per lo stesso motivo. Per il nostro ministro della Giustizia in pectore (poi lo fecero ministro della Difesa) frodare il fisco non era un peccato grave. Alla fin fine non era neppure un peccato. Era una cosa da ammirare: chi può non le paga, le tasse. Qui nessuno è fesso…”