“Le cose di cui siamo stati convinti hanno misteriose date di scadenza: all'improvviso odiamo quello che abbiamo amato, ridiamo di quello per cui abbiamo pianto, ci vergogniamo di quello di cui andavamo fieri.”
“I russi sono dei grandi fatalisti. Il russo continua a essere più vicino alla natura di quanto lo sia un europeo, e un uomo vicino alla natura considera tutto come un elemento naturale, come un’inondazione o un incendio: una cosa che doveva accadere e alla quale non c’è rimedio. Ed è appunto lo stesso atteggiamento che il russo applica alla politica dello stato e al proprio destino.”
“Un pensiero è innocuo finché non l'abbiamo creato. Non sono i nostri pensieri, ma l'attaccamento ai nostri pensieri quello che causa la sofferenza. Attaccarsi ad un pensiero, significa credere che è vero, senza porlo in discussione. Una convinzione è un pensiero al quale noi siamo attaccati, spesso per più anni.”
“Provaredolore e credere di non dover provaredolore, è l'inferno.”
“Riceveremo sempre ciò di cui abbiamo bisogno, non ciò che pensiamo di avere bisogno.”
“Abba Serapione condusse un giorno un giovanemonaco a cercare erbemedicinali lungo le rive del Mar Rosso.- Qui un tempo – disse l’anziano – cresceva un’erba portentosa. Fu con tale erba che abba Filarete inventò l’elisir di lunga vita.- Abba Filarete? – disse il fratello – Non l’ho mai sentito nominare…- Infatti morì ad appena ventotto anni.”