“- Checco: No senatore, a me avete già sistemato, io sono del paese vostro, voi avete sistemato mio padre al Comune e mio zio alla Regione.- Senatore Binetto: A te dove ti ho messo a non fare nulla?- Checco: Io alla Provincia!”
“Gran parte delle persone più in gamba lavorano per qualcun altro.”
Due giovani lavoravano entrambi nella stessa azienda da anni e furono sconvolti quando, senza preavviso, l'impresa chiuse e si ritrovarono disoccupati. Tutti e due si misero a cercare un lavoro. Il primo giovane era preoccupatissimo. Odiava l'idea di cambiare, impararecosenuove e conoscere nuovepersone, ma si obbligava a ricordare che non aveva scelta se voleva guadagnare. L'altro prendeva le cose con più filosofia, e pensava al cambiamento come un'opportunità per crescere. Senza saperlo, fecero un colloquio per un posto nella stessa azienda, molto simile a quella che avevano lasciato. Il primo giovane si agitò sulla sedia per tutta la durata del colloquio e verso la fine gli chiesero se aveva delle domande. "Sì, - disse, - potrebbe dirmi come sono le persone che lavorano qui?" L'uomoanziano e saggio che gli faceva il colloquio, si sporse verso il giovane, che stava dall'altra parte del tavolo, e gli rispose: "Mi parli prima del posto che ha lasciato. Com'erano le persone lì?" "Non un granché, devo confessare - disse il ragazzo, con una certa foga - erano persone difficili, litigiose e testarde". "E allora mi rincresce dirle che troverebbe qui la stessa situazione" disse il vecchio. Il giorno successivo arrivò al colloquio l'altro giovane, e anche a lui fu chiesto se aveva delle domande. "Oh, sì - disse allegramente - mi potreste dire come sono le persone che lavorano qui?" Di nuovo, il vecchio rispose: "Mi dica prima qualcosa sul posto che ha lasciato. Com'erano i suoi colleghi?" "Deliziosi! - si entusiasmò il ragazzo - erano pieni di calore ed affettuosi, cortesi e gentili. Mi è dispiaciuto molto andarmene". Il vecchio gli disse con un sorriso: "In questo caso, sono lieto di dirle che troverà qui persone dello stesso tipo".
Le dieci cose da non dire in un colloquio se intendete lavorare per Facebook1. Siete preoccupati da MySpace?(Questa domanda dimostra che siete rimasti un po' indietro e che non siete proprio aggiornati sulle notizie riguardanti “Chi deve aver paura di chi”).2. Avete visto l’hyperlink che ho inserito sul mio curriculum? L’ho fatto tutto da solo.(Essere dei provetti conoscitori di Microsoft Word non vi aiuterà a conquistareFacebook.3. State pensando di far pagare per il vostro servizio?(Niente di peggio per dimostrare che non avete capito nulla della strategia commerciale di Facebook).4. Preferisco Twitter.(Elogiare l’unicopotenziale concorrente di Facebook non è una buona idea).5. Mi scattate una foto con Mark?(Malgrado sia famoso quasi quanto un star della cinema o della TV, Mark Zuckerberg è un imprenditore, non una soubrette).6. Facebook arriva ad un milione di utenti?(No comment).7. Siete spaventati da Google?(Mai mettere in dubbio la sicurezza che Facebook ha in se stesso e - soprattutto - la sua stabilità).8. Sarete contenti del film The Social Network.(Il film - prossimo all’uscita - non rappresenta Zuckerberg & Co come degli onesti e geniali filantropi e - pertanto - non è né amato né atteso dallo staff di Facebook. Meglio lasciar perdere l’argomento).9. Non so programmare.(La maggior parte delle assunzioni in Facebook riguarda ingegneri informatici o - comunque - programmatori d’esperienza).10. Se avrò il lavoro, potrò vedere chi visita il mio profilo?("Le faremo sapere...").
Le 10 regole d'oro per un buon colloquio di selezione1. Fare un colloquio per trovare lavoro è come fare una conquista: come con una persona che vi piace, siate curati, simpatici, aperti, sorridenti.2. Mostrate i vostri punti di forza: l'aziendacerca una persona che risolva i problemi, non che li crei. Sappiate spiegare perché siete la persona giusta per quel posto.3. Ascoltate chi avete di fronte: rispondete alle domande in maniera chiara, senza timori, senza troppi giri di parole.4. Non mentite, specie sulla conoscenza delle lingue: chi fa per mestiere il selezionatore conosce mille modi e mille domande per capire se siete credibili.5. Guardate in viso chi vi parla: il "linguaggio del corpo" conta quanto quello verbale: sedete composti e rilassati, mantenete una gestualità naturale.6. Se avete già esperienze, utilizzate il C.V. come prova delle vostre capacità.Se siete al primo lavoro, date prova di affidabilità e tenacia indicando le prove superate: corsi scolastici e sportivi, universitari, attività. Date prova di inventiva o imprenditorialità parlando delle vostre iniziative parallele agli studi o al lavoro.7. Siate vivaci: ponete domande per capire la posizione, la struttura, gli obiettivi, la culturaaziendale. In azienda è importantecreare un buon clima intorno a sé e comunicare costantemente; chi fa domande impara, non sbaglia, fa sbagliare di meno.8. Dimostrate disponibilità per le cosenuove, a cambiare i vostri metodi se necessario, a mettervi in discussione senza sentirvi colpiti nell'amor proprio.9. Utilizzate l'esperienza fatta con i colloqui precedenti, ricordando, prima del nuovo incontro, le domande ricevute e le vostre risposte.Mantenete però naturalezza nella conversazione.10. Prima del colloquio di selezione, cercate di sapere il più possibile sulla società che fa la ricerca: cercate il sito internet, comprendete i prodotti o i servizi offerti, e, se possibile, parlate con dipendenti o ex dipendenti. In questo modo capirete moltissimo dello stileaziendale e del profilo richiesto. Anche l'abbigliamento o il modo di parlare in azienda è un indicatore importante.
“Il lavoro è il miglior companatico per la vecchiaia.”