“A questo mondo gli ultimi a morire sono i pregiudizi.”
Non è soltanto nei piccoli eventi della vita quotidiana che cerchiamo un capro espiatorio cui attribuire la responsabilità di ciò che abbiamo dovuto patire o di una situazione frustrante. Ad esempio, una crisi economica causata da una guerra o dal malgoverno può indurre l’opinione pubblica a individuare un capro espiatorio in una minoranza etnica o in qualche altro “responsabile”.
“Il desiderio di spingere il mondo in una determinata direzione, di cambiare le opinioni degli altri su quale sia il tipo di società per cui valga la pena di lottare: ancora una volta, non esiste un libro autenticamente immune da pregiudizi politici. La posizione secondo cui l'arte non dovrebbe aver niente a che fare con la politica è già una posizione politica.”
“Metti da parte tutto ciò che ti è stato detto su di te. Ricorda solo una cosa: se non conosci qualcosa direttamente, in prima persona, questo non ha alcun valore, nessun significato. Quindi, addentrati senza alcun pregiudizio; né a favore né contro. Incamminati con un’apertura totale e osserva. E se ami e se sai come osservare, ti imbatterai nel fenomeno più misterioso che ci sia: vedere un errore comporta il suo dissolversi.”
Molte persone ti hanno detto: “Questi sono i tuoi errori”, non portare con te quelle opinioni, altrimenti le ritroverai.
“Non c'è da avere paura dei nostri vicini di casa, o di banco, o di confine. C'è da aver paura solo dell'odio e dei pregiudizi.”