“Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.”
“Il più felice mortale ha sparso delle lacrime. Dal miscuglio dei piaceri e delle pene risulta quel che si chiama vita, cioè un tratto di tempo determinato, sempre troppo lungo agli occhi del saggio, che deve impiegarsi a fare il bene della società, nella quale ei si trova per godere le opere dell'Onnipotente, senza ricercarne follemente le cagioni.”
“Quello che chiamano amore non è altro che la sofferenza data dal desiderio.”
“Nessuno che non abbia sofferto come un cane scrive come un Dio.”
“Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime.”
“La gioia richiede più abbandono, più coraggio che non il dolore. Abbandonarsi alla gioia significa appunto sfidare il buio, l'ignoto.”