“Sono stato in America... mostravano immagini e continuavano a dirmi che Dio era bianco. Dissi a me stesso: che posto infernale, l’unica cosa che potrei essere qui è uno schiavo.”
“Il cinema hollywoodiano è iniziato come un cinema di produttori, gente come Louis B. Meyer. Mandavano avanti la fabbrica ed era tutto a loro disposizione. Non che i registi non fossero importanti, ma erano i produttori – almeno quelli veramente grandi – a condurre le regole del gioco.”
“Donne, se dobbiamo salvare l'anima della nazione, io credo che quell'anima dobbiate essere voi.”
“L'America sopravvive alle ondate del mondo e agli squali di Wall Street, perché la sua parte migliore – c’è anche l’altra – non frustra i ragazzi; li incoraggia. Non li sfrutta; ci investe. Non li subissa di rampogne; ne accompagna il volo nella vita.”
“In America non si va. In America si torna, anche la prima volta. Il nostro cervello è tanto pieno di «informazioni americane» che questo Paese offre una successione di déjà vu.”
“In America – mi ritrovo a pensare – la conversazione ferroviaria è anche una forma di risparmio. Si usano i compagni di viaggio come psicanalisti gratuiti. Stanno ad ascoltare, ogni tanto dicono la loro e, volendo, possiamo non rivederli più.”